I nostri prodotti derivano da coltivazione biologica e biodinamica, dove le fasi lunari e la rotazione dei terreni sono posti al vertice della catena, essi sono rappresentati da:  frutta e verdura di stagione, mentre per gustarli in tempi diversi, ci serviamo della conservazione naturale;  essiccazione al sole, bagnomaria, sott’olio, marmellate. Inoltre alleviamo con grano, granturco, scarti del nostro orto, in recinti liberi, polli, conigli, maiali.

Il nostro olio biologico è stato da tempo decantato per le sue eccellenti proprietà organolettiche ed il vino bianco e rosso porta il sapore della nostra splendida “Ciociaria”.

Dal forno a legna della fattoria vengono fuori pane e dolci della cultura contadina, mentre per gustare i nostri piatti tipici bisogna prenotare e lasciare che sia Nonna Luisa a consigliare i piatti del giorno. 

Il menù per Vegetariani è sempre garantito.

La nostra Biofattoria, nel tempo della pandemia da Covid-19, partecipa al progetto p(ORTOSICURO) a supporto alle piccole e medie imprese agricole promossa dall’agenzia ARSIAL per il sostegno della filiera agricola attraverso consegna a domicilio dei prodotti agroalimentari della Regione Lazio.

I nostri prodotti

Il menù che vi proponiamo cambia in gran parte tutte le settimane per garantirVi così la freschezza e la stagionalità dei nostri cibi, ci teniamo a renderVI partecipi della nostra filosofia: 

    • le paste all’uovo (usando quando possibile solo uova di papera) con diverse forme hanno la sfoglia impastata a mano e tirata con “gli stunntur” (mattarello) dalla ns nonna luisa e le sue vecchie aiutanti;
    • Il pane e gli altri prodotti da forno alimentato solo con legname di quercia e olivo, sono fatti da noi;
    • Il nostro orto ci dà la possibilità di avere verdure di stagione come, melanzane, zucchine, carote, pomodori,broccoletti, verze, patate.. ; quando ci è possibile utilizziamo tutto quello che l’orto ci regala;
    • Usiamo solo Parmigiano Reggiano invecchiato 36 mesi o pecorino del pastore che pascola i ns campi, mentre per il primo sale ci pensa nonna luisa lavorando il latte che la ns mucca pezzetta ci regala ogni mattina
    • Nei dolci non usiamo grassi vegetali, surrogato di cioccolato e preparati dolciari industriali: solo prodotti freschi e naturali come il burro, l’olio d’oliva;
    • Il reperimento dei prodotti che ci mancano viene fatto privilegiando la politica di Kilometro 0, andando quindi ad acquistare possibilmente dalle aziende agricole e casarecci più vicine a noi;
    • il pollo, conigli, anatre, galletti sono animali ruspanti da cortile e quindi allevati in modo tradizionale, mentre i maiali vivono liberi nei loro recinti alimentati con mele, ghiande e scarti della cucina diventando così un valido aiuto per lo smaltimento dell’umido e ringraziandoci a “fine percorso” trasformandosi in deliziose salsicce, lonze, prosciutti;
    •  il nocino viene fatto da Pasquale seguendo un’antica ricetta centenaria, con le nostre noci raccolte il 24 giugno (S.Giovanni) e messe a macerare al sole per 40 giorni ; il limoncino con i limoni di zia Peppina, la rattafia con le poche visciole ancora rimaste nei poderi e la grappa usando le vinacce di zio Paolo.
    • immancabili sulla ns tavola le ciambelline al vino fatte con antica e semplice ricetta con lo scopo di farsi immergere nel vino anch’esso delle ns terre 

miele d’ api
– miele di acacia e millefiori
– prodotti agricoli biologici
– produzione propria
– oli biologici
– prodotti biologici
– olio di oliva

– prodotti naturali
– carne biologica
– verdura biologica
– frutta biologica
– cereali biologici
– prodotti ortofrutticoli biologici
– olio e farine bio
– vino bianco e rosso delle nostre terre 

 

Le nostre Ricette

La minestra di pane veniva usata dai contadini per un duplice scopo: riciclare il pane vecchio giudicato sacro perché aveva un valore religioso e preparare con te un pasto che portato la mattina nei campi, poteva essere consumato a mezzogiorno senza fosse avariato anzi il riposo della zuppa ne dava un sapore gustoso…
Fare una ribollita di verdure di stagiona: bieta, verza, patate a quadretti, carote, sedano, cipolla, scarola e fagioli messi a bagno la sera prima.
Far cuocere il tutto a fuoco lento per un paio di ore.
Nel frattempo preparare il pane tagliuzzato in una zuppiera e quando la ribollita è quasi pronta buttare dentro il tegame 2 uova sbattute in modo che l’uovo sposi le diverse verdure (minestra maretata) e versare le verdure nella zuppiera.
Quando il composto ha preso possesso del pane, versare un filino di olio extra vergine di oliva.
Coprire con un “pannone” e dopo 4/5 ore la minestra è buona da gustare.
1 litro di olio extra vergine di oliva, 1 kg di zucchero semolato, 1l di vino rosso, una pizzicata di semi di anice o finocchiella selvatica e la farina quanto basta a rendere l’impasto della consistenza degli gnocchi di patate.
lasciare riposare l’impasto per 1 ora in frigo, lavorare la pasta dando la forma di ciambelline, rotolarle dello zucchero semolato o meglio ancora la granella dello zucchero di canna e cuocerle in forno fino a doratura